A dicembre 2022 Intesa Sanpaolo propone nel proprio museo napoletano delle Gallerie d’Italia in via Toledo, la mostra Artemisia Gentileschi a Napoli, dedicata al lungo soggiorno napoletano della pittrice, documentato tra il 1630 e il 1654 e interrotto solo da un viaggio a Londra tra il 1638 e il 1640; un capitolo fondamentale nell’arte e nella vicenda biografica di Artemisia, che a Napoli non era stato mai oggetto di un’esposizione monografica così ampia.
La mostra, realizzata in special collaboration con la National Gallery di Londra e in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, l’Archivio di Stato di Napoli e l’Università di Napoli L’Orientale, presenterà un’accurata selezione di opere provenienti da raccolte pubbliche e private, italiane ed internazionali che renderanno la mostra un’occasione di aggiornamento degli studi scientifici sull’argomento.
La narrazione espositiva intende procedere secondo una scansione tematica e iconografica, coprendo l’arco cronologico in cui Artemisia fu a Napoli, per esplorare l’enorme successo incontrato nella capitale del Viceregno, e restituire un’immagine attendibile della grandezza artistica di questo complesso momento storico. A Napoli, infatti, Artemisia impiantò una bottega fiorente che si avvalse della collaborazione, o semplicemente interagì, con i migliori artisti locali, da Massimo Stanzione a Onofrio Palumbo a Bernardo Cavallino.
Iconografie e temi già collaudati dalla pittrice, principalmente legati alla raffigurazione di eroine femminili (Giuditta, Cleopatra etc.), furono ripresi e messi sul mercato con innumerevoli varianti e modalità imprenditoriali. Su tali temi l’esposizione si propone di far luce, grazie anche agli esiti di un’estesa campagna di ricerca archivistica, condotta per l’occasione.  La mostra alle nuove Gallerie d’Italia di Napoli nasce come approfondimento dell’esposizione monografica dedicata all’artista alla National Gallery di Londra nel 2020, e vede la consulenza speciale di Gabriele Finaldi e la curatela di Antonio Ernesto Denunzio e Giuseppe Porzio.